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Storia della Parrocchia
Le prime notizie della parrocchia di Castiglione Torinese risalgono all’anno Mille, periodo durante il quale venne edificata la chiesetta di San Dalmazzo che è costituita da un’ampia sala con abside semicircolare ornata all’esterno di archetti e finestrelle. Quest’abside poggia su una costruzione ad apparecchio incerto che risulta più antica. Accanto alla chiesetta sorgeva il primo cimitero di Castiglione.
Castiglione finché fu considerato parte del municipio di Torino fu guidata da un rettore e San Dalmazzo ne costituì la prima chiesa parrocchiale. L’ultimo parroco chiamato rettore fu Don Guglielmo di Lucernate nominato nel 1351. Il sacerdote che gli succedette, in un imprecisabile anno del XIV secolo, fu Don Colini di Lugliono il quale si firmava Curato di San Dalmazzo.
Non si conosce l’anno preciso in cui la parrocchia venne trasferita nella chiesa di San Claudio presso il castello. Tale spostamento si deve forse ascrivere alla necessità di difendersi dalle incursioni di Ungari, Saraceni e altri predoni. Infatti, dopo l’anno 1456, tutti i documenti parlano dell’unica parrocchia dei SS. Claudio e Dalmazzo in Castiglione. Della chiesa di San Claudio sul colle di Castiglione Alto si conoscono tre realizzazioni. La prima e più antica costruzione occupava pressappoco il sito di quella attuale, ma aveva la facciata volta verso la pianura Padana e l’abside a Levante. Era questa una regola seguita, per quanto possibile nella costruzione delle chiese, affinchè il sole nascente donasse loro i primi raggi. La prima costruzione fu distrutta con il castello da Carlo Emanuele I di Savoia. La seconda fu realizzata nel 1642 quando i Turinetti la riedificarono in stile barocco, e così rimase fino al 1906.
La terza costruzione fu avviata da Don Marucco che al suo ingresso in Castiglione, l’11 settembre 1887, trovò la chiesa parrocchiale fatiscente e senza fondi, per cui obiettivo principale della sua missione divenne quindi restaurare la vecchia chiesa o di costruirne una nuova in una posizione conveniente. Nel 1906 davanti alla chiesa barocca, sorse un tratto di costruzione alta, snella, in stile gotico-lombardo. Nel 1911 il vecchio e nuovo edificio vennero livellati e si ebbe la Chiesa Parrocchiale "Marucco". Infine, nel 1928, Don Marucco fece prolungare la casa parrocchiale collegandola con un porticato alla chiesa restaurata.
Il prevosto Don Brovero, subentrato nel 1939 a Don Marucco, provvide nel 1944 a riparare la casa parrocchiale attigua alla chiesa ampliandola con due locali nuovi. È in quest’occasione che vennero in luce le fondamenta della grande torre dell’antico castello medioevale. L’autonomia comunale riacquistata nel 1947 ed il trasferimento della sede del Municipio alla Rezza, riaccesero nei Castiglionesi il desiderio e la speranza di una chiesa in pianura. Anche le insistenze della Curia metropolitana si fecero pressanti. Il posto più adatto parve il terreno che il Conte Bernardino Castiglione aveva legato alla parrocchia e sul quale il prevosto Emanuele Benedetto Castellamonte dei signori di Lessolo aveva edificato la casa colonica. Questo terreno era ricco di acque sorgive, ma le nuove tecniche di costruzione non impedirono di erigere il complesso parrocchiale: chiesa, canonica, oratorio con campo sportivo. Toccò a Don Brovero il compito di far approntare i progetti e di risolvere i problemi finanziari finchè il 5 agosto 1951 l’edificio della nuova chiesa fu consacrato.
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